Istituzioni, legislazione e amministrazione penitenziaria nella Sicilia borbonica (1830-1845)

di Simona Fazio

9788849846966_15e0516_fazio_piatto_150Il XIX secolo ha costituito una pietra miliare nel processo di trasformazione dei sistemi penali europei. Gli elementi del dibattito europeo sulla “questione carceraria” sono tutti presenti nel piano di riforma del sistema penitenziario avviato da Ferdinando II nel Regno delle Due Sicilie. Attraverso una duplice linea investigativa fondata su uno studio condotto «dall’interno» e «dall’esterno» delle carceri, il volume esplora la trasformazione della penalità siciliana che, realizzata principalmente tra il 1830 e il 1845, appare imperniata sull’innovazione legislativa, sulla metamorfosi istituzionale e sul radicale mutamento dei luoghi di pena.
Maturato nell’ambito del più ampio processo di affermazione della Monarchia Amministrativa, il ripensamento dell’architettura fisica, giuridica e istituzionale del mondo carcerario siciliano rappresenta un luogo privilegiato per l’osservazione dei fenomeni che caratterizzarono, a quel tempo, le dinamiche sociopolitiche del Regno: dal mutamento degli equilibri sociali interni, all’evoluzione del rapporto tra centro e periferia.

Simona Fazio (Messina, 1981), dottoressa di ricerca in Storia e comparazione delle istituzioni politiche e giuridiche europee (Università degli Studi di Messina), è attualmente post-doc fellow presso l’Istituto Max-Planck per la storia del diritto europeo (Francoforte sul Meno).



Indice del volume


Premessa

Capitolo 1
Lo stato delle carceri siciliane (1819-1827)  

1. Le leggi penali del 1819: «proporzione» e «precisione» a servizio del sistema delle pene

2. I luoghi di pena in Sicilia: le carceri di Palermo

3. La questione penitenziaria nel dibattito istituzionale siciliano, attraverso i lavori della «commissione incaricata dello esame dei progetti, che sono stati fatti si di un nuovo locale di pubbliche prigioni di Palermo»

Capitolo 2
Le istituzioni dell’ammistrazione penitenziaria (1827-1845)  

1. Fisionomia dell’ammistrazione carceraria nel Regno delle due Sicilie: tra il «modello» napoletano e il «percorso» palermitano

2. La deputazione di Santa Maria di Visita Carceri

3. Dall’istituzione filantropica all’istituzione statale: la Soprintendenza alle Grandi Prigioni centrali

4. Un’istituzione di antico regime: la Giunta pel destino de’ condannati

5. Il contributo di Filippo Volpicella per la compilazione delle «istruzioni ministeriali per la esecuzione de’ sovrani comandi relativi alla classificazione, alla occupazione, ed alla istruzione religiosa e morale de’ detenuti nelle prigioni» (1845)

Capitolo 3
La realizzazione dell’Ucciardone (1832-1861)  

1. La prima fase (1832-1839)

2. La seconda fase (1839-1841)

3. La realtà dell’incompiuto (1842-1861)

Conclusioni

Fonti e bibliografia

Appendici